Studio Viasetti - Realizzazione siti web

Quanto costa un sito?

Quanto è giusto pagare per un sito? Quanto vale un sito?

Come si determina il valore di un sito. Alcuni esempi per capire quanto vale un sito web.

 

Quanto è giusto far pagare e quanto è giusto spendere? Come può un cliente capire se il prezzo richiesto è corretto?

 

ECCO COME TROVARE IL VALORE DI UN SITO WEB

Premessa

C’è chi, per un sito web di 10 pagine, chiede 200 euro e chi ne chiede 10.000. Noi in genere chiediamo da 2.000 ai 3.000 Euro. Il costo lo determiniamo di volta in volta dopo aver parlato con il cliente e analizzato tutte le problematiche del caso (accessibilità W3C, usabilità, numero dei competitor, difficoltà di indicizzazione, progetto grafico, copywriting, web marketing).

 

Ma esiste un modo per determinare con precisione il valore di un sito?

 

Come valore intendo il valore commerciale, non il valore estetico. Infatti un sito può essere giudicato graficamente bellissimo da una giuria di grafici e web designer e non valere nulla sotto l’aspetto dei risultati in termini di visitatori e di contatti.

 

E’ un po’ come le valutazioni della critica e del pubblico per quanto riguarda un film o un libro. Ciò che determina il successo di un libro o di un film è esclusivamente il numero degli spettatori e dei lettori, non certo il parere dei critici. A conferma di ciò i film che "fanno cassetta" difficilmente ricevono critiche lusinghiere.

 

Allo stesso modo il successo di un sito commerciale è dovuto al numero dei prodotti o servizi che il sito riesce a vendere e questo dipende in gran parte dalla posizione del sito in Google e dalla conoscenza delle regole del web marketing da parte di chi lo ha realizzato. Non dipende sicuramente dalle opinioni dei grafici o dei web designer sul suo aspetto.

 

Fatta questa doverosa premessa vediamo come determinare il valore di un sito web aziendale.

 

Facciamo un esempio pratico.

Supponiamo che il cliente produca bilance industriali e abbia chiesto un sito da 10 pagine, in italiano.

Bisognerà anzitutto verificare le keyword che il cliente ci ha fornito (o che abbiamo concordato con lo stesso). Un metodo per farlo consiste nel ricercare in Google le varie keyword al fine di verificare quanti sono i competitor. I termini composti da più parole andranno digitati tra virgolette.

Tra parentesi sono indicate le pagine trovate da Google cercando i vari termini.

 

Cominciamo con l’eliminare la keyphrase “Progettazione sistemi di pesatura”, è chiaro che non servirebbe a nulla posizionarla. Se nessuno dei concorrenti ha pensato di utilizzarla qualche motivo ci sarà; rifiuto di credere che tra coloro che hanno realizzato i siti ai produttori di bilance non esista almeno un professionista serio che abbia fatto le dovute ricerche.

 

Ora dovremo cercare di capire quanti utenti ogni mese cercano in effetti i termini suddetti in Google.

 

Ricorrendo ai vari tools per SEO presenti in rete possiamo avere dei dati approssimativi e discordanti ma possiamo provare a ricavare delle medie. “sistemi di pesatura” viene cercato da circa 200 utenti al mese e “bilance industriali” da circa 1.000 utenti al mese.

 

Se riusciamo ad ottenere un posizionamento di questi termini in prima pagina su Google possiamo prevedere che almeno un quarto degli utenti che li cercano visiteranno il nostro sito: ossia circa 400 utenti al mese. Il numero è indicativo, quello reale dipenderà dal fatto che il sito sia al primo o al 6° o 7° posto e che il titolo con cui il sito appare in Google (metatag TITLE) invoglia gli utenti a visitarlo.

 

Ma quanto valgono 400 visitatori al mese?

Ovviamente dipende dal settore merceologico del sito. 400 visitatori di un sito che produce bilance industriali valgono molto di più di 4000 visitatori di un sito che vende telefonini. In caso di acquisto la redditività è ben diversa. Determinare il valore preciso è molto difficile; bisognerebbe conoscere la percentuale di visitatori che si trasforma in clienti e quanto l’azienda guadagna per ogni nuovo cliente.

 

Per un calcolo empirico possiamo basarci su quanto il cliente è disposto ad investire in pubblicità su Internet. Sappiamo che se il cliente scegliesse AdWord di Google per promuovere i suddetti termini pagherebbe circa mezzo euro per ogni click, quindi 200 euro al mese. Naturalmente è difficile anche sapere esattamente quanto Google fa pagare per ogni click, considerato che ogni giorno i suoi prezzi cambiano e che dipendono molto dalla domanda. Ma l’ipotesi presa in considerazione è abbastanza verosimile.

 

Diciamo quindi che il sito in questione vale circa 2.200 euro all’anno. Se chiedessimo al cliente 5.000 euro ammortizzerebbe il costo in poco più di 2 anni, anche tenendo conto del costo dell'hosting.

 

Ma se non riusciamo ad ottenere i primi posti nei motori?

Supponiamo di riuscire ad ottenere un posizionamento in seconda pagina. I visitatori scenderebbero da 400 a 200 al mese circa e quindi il sito varrebbe la metà. Se otteniamo il posizionamento in terza pagina avrebbe circa 100 visitatori al mese e varrebbe 50 euro al mese. In questo caso il prezzo corretto per il sito sarebbe 1.000 euro.

 

Se otteniamo una posizione in decima pagina i visitatori scenderebbero a 20 al mese ed il sito varrebbe circa 250 euro.

 

E se otteniamo i primi posti in MSN, YAHOO ed in altri motori anziché in Google?

In questo caso i visitatori sarebbero un decimo e di conseguenza anche il valore del sito. Tutti i dati in mio possesso dicono che 8 visitatori su 10 usano Google.

 

Conclusione.

Ora forse a qualcuno sarà più chiaro perché ci sono “webmaster” che chiedono 100 euro per un sito da 10 pagine. Quel sito non lo troverete nemmeno al centesimo posto e varrà sicuramente meno di quanto l’avete pagato, anzi, non avrà alcun valore in quanto non avrà visitatori, e senza visitatori è difficile trovare clienti, almeno in rete.

 

Gianfranco Viasetti  - 27 Febbraio 2006

 

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