Ottimizzazione siti per i motori di ricerca 2009
un articolo di Jill Whalen sulla ottimizzazione dei siti
per Google
In questa pagina: le opinioni di Jill Whalen
Tecniche di ottimizzazione del passato e di oggi.
Rivediamo le tecniche di ottimizzazione siti web usate finora.
Per quanto Google finga di gradire noi specialisti dell’ ottimizzazione
di siti web per i motori di ricerca invitandoci a feste alla sua sede e partecipando ai
forum SEO, la realtà è che non ha alcuna simpatia per noi, ovvero non ama
ciò che facciamo.
Google vorrebbe poter reperire da solo ed in
modo naturale i siti migliori e quelli più rilevanti ai fini della ricerca.
Forse un giorno potrà essere in grado di farlo, ma per il momento,
che gli piaccia o no, ha ancora bisogno del nostro aiuto. Sfortunatamente molti SEO senza scrupoli hanno fornito a Google
buone ragioni per non gradire il nostro lavoro. A causa di chi immette spam
e ne fa uso per ingannare i motori di ricerca, Google sta costantemente
modificando i suoi algoritmi ed esamina con attenzione l’eventuale presenza
nei siti di segnali di ottimizzazione forzata da parte dei SEO.
Non è difficile affermare che il motore potrebbe, nell'immediato futuro, far perdere molte posizioni a
quei siti che ritiene siano frutto di palese ottimizzazione.
Se pensate che avere le vostre keyword o keyphrase in tutte le posizioni
ritenute perfette da molti SEO sia una cosa giusta, continuate a pensarlo!!
Essenzialmente state dicendo a GOOGLE, "Ehi, guarda… il mio sito
web è stato
ottimizzato per te!"
E Google risponderebbe, "Grazie molto per avermelo fatto sapere….
Arrivederci, ci vediamo!!"
Non ha alcuna importanza che voi riteniate (nella vostra mente) che il
vostro sito sia il più importante per la ricerca. Non ha alcuna importanza
che voi abbiate posizionato frasi e parole chiave in modo strategico sulle
vostre pagine.
In realtà questo potrebbe tragicamente farvi scivolare alle ultime
posizioni.
Alcune pessime strategie di ottimizzazione che sono sembrate affascinanti a
molti operatori SEO anni fa, potrebbero ora rivelarsi dannose e
controproducenti ai fini di un buon posizionamento del vostro sito.
Credo che una combinazione di fattori messi insieme possano fungere da
sensore ed issare la "bandiera rossa" indicante la presenza di un
esagerata
operazione di ottimizzazione; per esempio, se in ogni pagina web esiste un certo
numero di elementi tradizionalmente considerati SEO, Google potrà sentire
dei campanelli d’allarme (altrimenti conosciuti come filtri spam).
Alcune delle più radicate e tradizionali formule per una adeguata
ottimizzazione che possono avervi insegnato, consistono nell’inserire la
frase-parola chiave:
- nel nome del dominio
- nel nome del file
- nel tag del titolo
- nel meta tag della parola chiave
- negli attributi alt dell’immagine
- in un titolo h1, h2, o h3
- come prime parole sulla pagina
- in grassetto o in corsivo, o con diverso colore, o ripetute molte volte nel
primo paragrafo o più volte sulla pagina o in ogni singolo punto della
pagina dove sembra abbia un senso che vengano utilizzate e/o in tutti i link
ipertestuali che rimandano ad una pagina web.
Queste "formule magiche" le avrete probabilmente sentite o lette decine
di volte. Ma servono davvero?
Se analizzate attentamente la pagina
http://www.viasetti.it/google-story.htm che è al primo posto in
Google cercando "google story", prima su decine di milioni di siti
elencati, scoprirete che non è così.
Non c'è nessuna concentrazione dei termini "Google story" su questa
pagina, eppure è al primo posto su 149.000.000 di competitor.
Se inserirete la stessa frase o keyword in molte delle citate posizioni,
potreste correre il rischio di diventare un sensore per un filtro
antispam ed essere penalizzati dai motori.
Dal momento che è molto difficile determinare quante e quali combinazioni di
questi elementi potrebbero far intervenire il filtro antispam, il miglior consiglio che
sinceramente posso dare a chi si occupa di ottimizzazione è: crea l'ottimizzazione
del tuo sito web senza alcuna
formula in mente.
Io ho sempre fatto così ed ha sempre funzionato perché ogni sito web in se è
unico e necessita della sua propria ottimizzazione.
Sfortunatamente, è molto difficile descrivere questo genere di tecnica per
l’ottimizzazione e farla comprendere ad altri perché ognuno si aspetta sempre
una formula magica.
Sin dal primo giorno in cui ho iniziato ad occuparmi di ottimizzazione siti
web, 12
anni fa, ho sempre creduto che non avrei dovuto prendere in giro i motori o
far capire loro che avevo in realtà ottimizzato i miei siti.
La qualità più importante per essere dei buoni "ottimizzatori"
di siti web è la
creatività.
Non dovreste preoccuparvi troppo di inserire keyword e keyphrase qua e la e di nuovo in questa o quella particolare posizione.
E non tutte le pagine di un sito web necessitano di un titolo contenente keywords o parole-chiave.
Non dobbiamo forzare l'ottimizzazione a tutti i costi.
Se la vostra pagina non è stata creata per avere un titolo H1, non
siete obbligati a modificarla per utilizzarne uno solo ai fini
dell’ottimizzazione. E molte immagini davvero non hanno alcun senso con una
keyword nel loro ALT tag. Non forzate nessun elemento ad essere
presente
solo per i motori di ricerca.
Per Google e per i vostri visitatori è molto importante che ci siano meno
keyword o frasi-chiave piuttosto che più, quando arriveranno sul testo
della vostra pagina web.
Per favore, non leggete il mio Nitty-gritty report (il manuale per
l'ottimizzazione siti web) per poi mettere le stesse
parole e keyphrase in ogni singolo spazio che trovate disponibile sulla
vostra pagina.
Il mio report mira ad aiutarvi a pensare ai pochi spazi che potreste aver
trascurato perché non stavate pensando ad essere descrittivi quando avete
scritto il vostro testo originale.
Se una cosa è buona, di quella potete abbondare!
Un primo paragrafo su una pagina web che ha, diciamo, 4 frasi, non dovrebbe
contenere 10 ripetizioni di vostre frasi o keyword.
Sembrerebbe e suonerebbe muto e fatto al solo scopo di ottenere una
ottimizzazione molto aggressiva del vostro sito.
So di aver insistito molto su questo elemento alle presentazioni delle mie
conferenze ed ai seminari di High Rankings, ma non ha importanza quante
volte lo ripeto, nessuno riesce veramente a capire l’importanza di lavorare
in questo modo per l'ottimizzazione corretta di un sito.
Se la vostra pagina web è povera di contenuti per un essere umano e viene
recepita come non scritta naturalmente da un copywriter professionista, non piacerà nemmeno ai motori di ricerca.
Quando lavorate per l’ottimizzazione di un sito, non seguite un
manuale istruzioni.
Pensate come un ingegnere della ricerca…
E considerate tutti i possibili elementi che i motori potrebbero non
accettare ora o in futuro.
Ottimizzate sempre 3, 4 al massimo 5 frasi-chiave (keyphrase) e spargetele un po’ ovunque
lungo l’intera pagina. Non pensate mai e poi mai che sia il primo paragrafo
che conta e non inseritele tutte li.
Dovrebbe esserci una equa distribuzione lungo tutta l’intera pagina e non
dovreste mai usare le frasi-chiave talmente tanto da sentirle costantemente quando
la leggete.
Se avrete fatto un buon lavoro, un comune visitatore non dovrebbe
assolutamente accorgersi che una pagina web è stata ottimizzata.
Uno specialista SEO ben preparato dovrebbe saper riconoscere quali sono le
parole o frasi-chiave utili per te, ma non dovrebbe utilizzarle in modo
troppo ostentato o palesemente ovvio.
Ultimo, ma non ultimo in ordine di importanza, scegliete un copywriter
professionista per lavorare alle pagine più importanti dei vostri siti web.
Questo è il miglior investimento che possiate fare per il vostro sito e per
il vostro business.
Assolutamente
dovete scegliere un copywriter professionista, per lui sarà
facile apprendere come scrivere per l’ottimizzazione.
Avete bisogno di qualcuno che veramente, autenticamente capisca quali sono i
vostri target e come comunicare loro i benefici che potete offrire.
Spero che quanto vi ho detto sia utile a darvi alcune idee su come potreste
iniziare ad ottimizzare in modo creativo il vostro sito web abbandonando vecchie formule e
schemi tradizionali.
Più che mai l’ottimizzazione è più un’arte che una scienza.
La scienza è solo una piccola parte di essa.
Jill Whalen
CEO e fondatrice di High Rankings®, Jill Whalen si
occupa di search engine optimization dal 1995 e gestisce la High Rankings
Advisor
search engine marketing newsletter, autrice di "The
Nitty-gritty of Writing for the Search Engines" e
fondatrice/amministratrice del popolare High Rankings
Search Engine Optimization Forum. Nel 2006, Jill ha fondato SEMNE, una
locale
search engine marketing networking organization per persone e società
nel New England.
Appunti del titolare si questo sito sull'articolo di Jill Whalen
Sono perfettamente d'accordo con quanto scrive Jill. Da 10 anni mi occupo
di ottimizzazione siti web e non ho mai fatto uso di tecniche aggressive per
ottimizzare un sito. E' grazie a questo che anche i siti da me realizzati
molti anni fa non sono mai stati penalizzati ne da Google ne da altri
motori. Da anni scrivo sulle pagine di questo sito che l'ottimizzazione
troppo forzata è pericolosa.
Se vuoi saperne di più sulle tecniche corrette di
ottimizzazione dei siti web, contattami per una
consulenza.
Gianfranco Viasetti
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