Needful Things - Creare un sito responsive?
A chi serve un sito web "responsive"? Siamo sicuri che sia utile?
Anni fa, quando esistevano molti siti in Flash, uno dei link più cliccati al mondo era SKIP, il link che serviva per bypassare le animazioni. Non ho mai capito perché i web designer e i loro clienti fossero convinti che gli utenti amassero i siti in flash quando tutti i sondaggi dicevano il contrario.
L'unico motivo per fare un sito in flash era (ed è tuttora) soddisfare l'ego del web designer e/o del titolare dell'azienda che ha commissionato il lavoro, infischiandone altamente delle preferenze della stragrande maggiornaza degli utenti. Qualche cliente, quando ho fatto notare l'errore che aveva commesso facendosi creare un sito in flash mi ha risposto: "ha ragione, ora lo so, ma quando ho fatto il sito non esistevano l'iPhone e l'iPad e quindi non c'erano problemi di visualizzazione"
A questi clienti ho ribattuto che il problema di visualizzazione sugli smartphone è solo uno dei problemi di un sito in Flash e che è sono 14 anni che sappiamo che gli utenti non vogliono siti in flash, molto prima che fosse presentato l'iPhone. Bastava fare qualche sondaggio o leggere l'articolo di Jakob Nielsen (Flash 99% bad - anno 2000), anzichè accontentarsi del parere della segretaria, dell'amico "esperto in comunicazione" o del web designer di turno.
Noi creiamo siti dal 1997. Ne abbiamo realizzati oltre 500, ma non abbiamo mai fatto un sito in Flash. E mai lo faremo. I clienti a cui abbiamo realizzato il sito 15, 10 o 5 anni fa ci ringraziano perché non sono costretti a rifare il sito per renderlo compatibile non smartphone e tablet, operazione che invece molti clienti dei nostri competitor sono costretti a fare.
Ora molti clienti chiedono "siti responsive", ossia siti che riconoscono automaticamente il device utilizzato per visualizzarli, e quasi tutti i nostri competitor li propongono (anche Google li consiglia). Noi siamo tra i pochi a sconsigliarli, esattamente come 10 anni fa eravamo tra i pochi a sconsigliare siti in flash.
E forse tra qualche anno i clienti capiranno che avevamo ragione a sconsigliarli.
Tra tre o quattro anni uno dei link più cliccati al mondo non sarà più lo SKIP del Flash. Sarà "Vai alla versione DESKTOP del sito".
Nei prossimi anni assisteremo infatti ad una invasione di smartphone con display sempre più grandi, in grado di mostrarci le stesse informazioni che vediamo su un normale monitor. A cosa servirà allora una versione "mutilata" del sito? Un sito che ci da meno informazioni rispetto a quelle visualizzabili su un notebook o un desktop?
Già ora quando vado con il mio iPhone sul sito del Tgcom24.it la prima cosa che faccio è andare in fondo alla pagina a cercare il link "Versione classica tgcom24.it" per visualizzare la versione Desktop del sito e poter così usare le dita per ingrandire a piacimento testi e immagini. E non credo di essere il solo a farlo, quel link non l'hanno messo solo per me.
Il sito di Steve Krug
Siamo i soli a non amare i siti responsive?
Non credo proprio. A quanto pare non li ama neppure Steve Krug, uno dei maggiori esperti internazionali di Web Usability, autore di "DON'T MAKE ME THINK", una scuola di pensiero su cui è basata la nostra filosofia progettuale. Il suo sito ufficiale infatti non è RESPONSIVE, almeno fino ad oggi 21 Marzo 2015.
Il sito che state vedendo (www.viasetti.com) non è un sito responsive, ma su qualsiasi smartphone o tablet si vede e si naviga molto meglio di molti siti dichiarati responsive. Ecco come si vede il nostro sito su un iPhone 5s. Basta un doppio tocco su qualsiasi area della pagina per ingrandirla o rimpicciolirla. Inoltre con le solite 2 dita è possibile ingrandire a piacimento qualsiasi elemento.
Certo, esistono molti siti non responsive difficilissimi da navigare e consultare su uno smartphone, ad esempio il sito www.multisalaoz.it (il cinema multisala di Brescia), ma questo è un altro discorso, i siti, responsive o meno, bisogna saperli fare.
Gianfranco Viasetti - 16/12/2014
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